Anche quest'anno, per il quinto anno consecutivo, la nostra scuola ha scelto di impegnarsi sul fronte della musicoterapia come attività adatta all'accompagnamento e alla rielaborazione delle emozioni delle studentesse e degli studenti del liceo. Di seguito l'introduzione al lavoro di quest'anno fatta dal musicoterapeuta Massimo Berri e il link ai video realizzati dai ragazzi in risposta all'attività.
Ogni istante è un cominciamento. Ed ogni cominciamento si dà in un presente che è assolutamente dato e inalterabile.
Ogni coscienza del presente è parziale e limitata dai colori della propria tavolozza emotiva, nel farsi di quell’affresco che ella chiama realtà e che del mondo è al contempo totalità e peculiare, infinitesima transitoria creazione.
Mi sono avvicinato ai ragazzi delle classi 4B e 4C con il desiderio di donare loro qualcosa di importante: il cominciamento era in quel dono.
Il dono, antropologicamente, è una delle forme in cui si esercita il potere: solo chi ha molto più di te, chi ha molto più potere può donare senza attendere pagamento e restituzione stabilendo così un debito imperituro.
Il mio dono in questo caso era la musica: la mia musica. Forse un cominciamento. Senz’altro il desiderio, molto umano, di dire qualcosa di mio.
Poi mi sono ritirato, o almeno ci ho provato.
I ragazzi hanno cercato le immagini e quindi il titolo dell’audiovisivo, volutamente semplice sul piano tecnico, seguendo dapprima la pura ispirazione della musica. Hanno poi montato le fotografie e realizzato il testo che le accompagna in un percorso che, come la musica, non può essere semplicemente lineare, narrativo ma è sghemba e libera associazione strutturata dell’idea, dell’emozione.
Come le altre volte in cui ho lavorato insieme ai ragazzi del Liceo Da Vigo mi hanno deliziato la loro creatività, perizia e intelligenza.
Mi ha riempito di piacere sentire le musiche di Miles Davis e John Coltrane canticchiate in classe con leggerezza. Qualcuno aveva accolto il dono.
Penso che la poesia raggiunta in alcuni momenti di queste semplici sequenze di impressioni e l’ironia che compare in alcuni momenti siano di una confortante freschezza: non si può insegnare l’intelligenza né la creatività. Il duro lavoro è creare i presupposti perché possano nascere dalla loro propria ghianda.
Qui il video realizzato dai ragazzi della 4ACLS, mentre qui potete trovare il video realizzato dalla 4BLNG.